La località di Porto Cesareo ha origini antichissime che si perdono fino all’età del bronzo in epoca pre-romana, quando la città era conosciuta con il nome di Portus Sasinae, fondata dagli abitanti di Saseno, minuscola località vicino Valona in Albania, da cui poi prese il nome. Anche fin qui arrivarono Micenei e Messapi dei quali ancora oggi si possono trovare stupende testimonianze situate all’interno del sito archeologico “Scala di Furno”, visitabile nel tratto costiero di Porto Cesareo compreso tra Torre Chianca e Torre Cesarea. Tutta l’area archeologica è stata scoperta durante le indagini condotte negli anni ’70 dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia che ha riportato alla luce i resti.

Durante il periodo romano Portus Sasinae fu però rasa al suolo, sia per via delle sempre più numerose paludi che si stavano sviluppando e sia per l’enorme rivalità nei traffici pescherecci e commerciali sviluppatasi con i Gallipolini. Porto Cesareo vide finalmente la sua rinascita per mano dei Monaci dell’Ordine Basiliano che costruirono un’abbazia che permise pian piano lo sviluppo del centro abitato. Fu Battezzata come “Cesaria” dai Greci che ne agevolarono l’espansione facendola affermare come porto commerciale a tutti li effetti. In questo periodo storico particolarmente fiorente infatti fu realizzata in pietra leccese l’imperiosa “Torre Cesarea” che ancora oggi si erge sulle coste della città; vi sarà impossibile non vederla vista la sua maestosa bellezza e dimensione.

Nel 1966 è stata fondata la Stazione di Biologia Marina, acquisita e gestita poi nel 1977 dall’Università del Salento. Al suo interno troviamo tre differenti aree, un Museo di Storia Naturale Marina, una Biblioteca e un Laboratorio Scientifico. Il Museo vanta più di 900 reperti, si possono ammirare le collezioni di molluschi e micro molluschi marini, pesci tropicali del Mar Rosso e dell’Oceano Indiano, pesci abissali dello Ionio e tanto altro ancora. Nel 1974 il referendum sancì l’autonomia di Porto Cesareo da Nardo facendolo diventare comune autonomo già l’anno seguente. Da allora la città è cresciuta sviluppandosi notevolmente come insediamento turistico con oltre 17 km di coste piene di spiagge con sabbia bianca e finissima e un’estesa area marina protetta con spettacolari fondali marini e tante specie protette che convivono al suo interno.

Per gli amanti della natura incontaminata e del trekking, segnaliamo l’Isola Grande, da tutti conosciuta come Isola dei Conigli. È una piccola isoletta situata di fronte il porto di Porto Cesareo; soprannominata cosi per l’elevato numero di conigli selvatici presenti. Su quest’isolotto è possibile giungerci attraverso apposite navette o taxi boat il cui costo di aggira intorno ai 5 euro a persona andata e ritorno. Oggi Porto Cesareo è uno luoghi più frequentati e cool della riviera Ionico Salentina. È facilissimo trovare lidi e strutture ricettive in loco: dal Bacino Grande, a Bahia del Sol, al Kalura Beach, ce ne è per tutti. Per coloro che non hanno problemi a spostarsi il consiglio è di decentrarsi un po’ da Porto Cesareo in modo da riuscire a spostarsi comodamente senza incombere nel traffico e nella ressa cittadina che tipicamente avvolge le località turistiche. Dunque, Porto Cesareo è la meta perfetta per tutte le tipologie di turisti: famiglie, giovani, bambini, soluzioni davvero per tutti.

Fonte: Salento Dove