Persecuzione continua degli Autonomi e Partite Iva a fine Giugno. Infatti in quella data saranno appena 65 le tasse schedate dall’agenzia delle entrate, tra le quali irpef, ires, Irap, iva, ivie , invafe, tassa etica ecc…fino alla nausea. Non basta, perché bisogna aggiungere 6 dichiarazioni, più sei comunicazioni più una istanza. Naturalmente non esiste nessuna deroga COVID, nonostante le nostre ripetute richieste di sospensione per tutto l’anno delle formalità e pagamenti tributari. Queste formalità, chiamiamole così, si ripetono mensilmente, con forme diverse; esse continuano per tutto l’anno senza sosta e per tutta la vita aziendale, salvo suicidi, chiusure coatte, fallimenti o fughe all’estero. Una micro partita iva, che non può pagarsi il commercialista, impiegherebbe circa 120 ore al mese solo per le “formalità burocratiche”. Insomma il 50% del proprio tempo da dedicare a produrre dev’essere utilizzato a riempire moduli, anche informatici, spesso incomprensibili e sbagliati. La cosa più carina è che dopo che ti è stato sottratto metà del tempo del tuo lavoro devi comunque pagare le tasse ed i contributi previdenziali ed assicurativi e, se non hai i soldi per farlo e quindi non paghi, allora sei di diritto un Evasore Fiscale, degno di cartelle esattoriali, di esacerbati controlli di tutti i tipi, (non estorsioni naturalmente, o forse sì

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) degno di precetti, sequestri, chiusure di conti correnti e segnalazione nazionale ed internazionale di Cattivo Pagatore. Questi problemi esistono da ormai troppi decenni ed il COVID ne ha concentrato la pericolosità. Tutti dicono di voler aiutare gli Autonomi e Partite iva, gli crediamo e lo vedremo a fine mese. Non escludo che saranno rinviate le scadenze, anzi ne sono sicuro. Mi domando continuamente perché si continuano a dare aiuti a spizzichi , lasciando angoscia nell’anima di milioni di Autonomi e Partite iva, già indebitate ed esasperate dalla mancanza di reale comprensione, affari ridotti e debiti accumulati. Basterebbe dire: “tutte le micro partite iva che hanno avuto una riduzione del proprio fatturato del 20-30%, per COVID, sono esentate da tutte le incombenze tributarie, per tutto il periodo della pandemia “. Tanto, questo intervento alla fine bisognerà farlo, anche se goccia dopo goccia. Bisognerà farlo per salvare 1 milione di chiusure di attività e 3-9 milioni di dipendenti. Non c’è via d’uscita.