La OCSE inganna gli italiani dichiarando che il cuneo fiscale sul costo del lavoro è del 46,5% e pertanto al terzo posto in Europa. Ma in che senso non dichiara il vero?
La risposta è semplice: il cuneo fiscale reale del costo del lavoro si calcola non sulla media del singolo individuo, ma sulla somma dei salari corrisposti in un anno, sui contributi previdenziali assistenziali incassati dagli enti dello Stato e dalle imposte dirette.
Quindi:

Noi Autonomi e Partite Iva vogliamo abbattere il cuneo fiscale portandolo dal 60% al 30%, dividendolo in parti uguali tra i lavoratori dipendenti e autonomi e partite iva, entrambi al 15%; quindi, circa 500 euro in busta paga ai nostri dipendenti per i loro consumi e 500 euro di risparmio agli Autonomi e Partite iva, per essere più competitivi e poter assumere più personale.