Sulla sommità della collina che domina il borgo di Zavattarello, in provincia di Pavia, sorge l’omonimo maniero, anche chiamato Castello Dal Verme, dal nome della famiglia nobiliare che qui risiedette. Il Castello di Zavattarello è un complesso architettonico formidabile dal punto di vista difensivo. Muri in pietra spessi 4 metri, una posizione di dominio assoluto sulla valle, la sua inespugnabilità è stata saggiata da numerosi assedi. Ma questa posizione non è solo funzionale: dalla sua terrazza si gode di un panorama mozzafiato sulle campagne e le colline pavesi, nonché una vista impareggiabile su altri castelli. Nel maniero si ospitano feste, eventi, cerimonie, anche grazie all’area verde che lo circonda e gli dona una connotazione fiabesca. Ma ben oltre la sua nobile fama e la sua pittoresca collocazione, la storia del Castello di Zavattarello si intreccia con il mistero. Tanto che qualcuno non esiterebbe a dire che qui ci sono i fantasmi. Senza frasi ipotetiche o condizionali: nel castello si aggira lo spirito di Pietro Dal Verme, signore del maniero nel XV secolo. Alcuni strani eventi verificatisi nel castello sono spiegabili, secondo molti, con la sua presenza. Teoria che funge da leit motiv al tour ‘I Misteri del Castello’ che i visitatori sono invitati a compiere per capire meglio da dove derivano le leggende legate alla fortezza. Il paranormale è soggetto di diverse indagini che vengono condotte al Castello di Zavattarello. Ma chi sarebbe questo fantasma? Pietro Dal Verme era promesso sposo a Chiara Sforza, figlia del signore di  Milano. Nozze di convenienza, che avrebbero dovuto unire le due potenti famiglie. In realtà Pietro era innamorato di Cecilia Del Maino, figlia del consigliere ducale. Con il padre della ragazza amata cercò di organizzare le nozze in segreto, ma Galeazzo Maria, signore degli Sforza, scoprì il complotto e fece arrestare Pietro. Grazie alla mediazione di un altro signore (Federico Da Montefeltro) venne liberato, ed ottenne il permesso di sposare l’amata. Lieto fine? Affatto: lei morì solo dopo pochi anni di matrimonio, ed ecco che Chiara Sforza riempì il suo posto unendosi in matrimonio con il vedovo. La seconda moglie, ferita nell’orgoglio e ancora desiderosa di vendetta, oltre che aizzata dallo zio Lodovico il Moro che avrebbe tratto vantaggio, uccise il marito avvelenandolo. Ecco che il fantasma del tormentato Dal Verme da allora non ha mai smesso di abitare il castello. Qui il mobilio viene spostato inspiegabilmente, si odono rumori, le porte si aprono, alcuni ricercatori hanno persino registrato suoni anomali, simili a voci maschili. Al momento si stanno ancora svolgendo indagini e rilevazioni, per provare l’esistenza del fantasma del castello.

Fonte: Turismo.it