Con la sua macchina fotografica ha mappato, palmo a palmo, tutto il Salento della prima metà del XX secolo: luoghi, mestieri, tradizioni, monumenti, opere d’arte, paesaggi, visioni e molto altro. Si chiamava Giuseppe Palumbo e al suo immaginario è dedicata una mostra complessa promossa dall’Istituto di culture mediterranee, con il supporto della Regione Puglia, nella Torre matta del castello di Otranto, a cura di Big Sur. Il team di creativi ha selezionato immagini tratte dall’archivio fotografico di Palumbo conservato nel museo Castromediano di Lecce: sfruttando i doppi volumi della torre ha concepito un allestimento avvolgente e denso di sorprese, indagando le sfaccettate visioni rintracciate da Palumbo nelle sue lunghe perlustrazioni alla scoperta di un Salento ancora ancestrale. Fino al primo novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19.

Fonte: La Repubblica