rissa_memushaj_tomiFinalmente un provvedimento esemplare da parte di una società di calcio. Saranno i compagni di squadra a decidere l’importo della multa che sarà pagata da due calciatori del Lecce, venuti alle mani in allenamento mentre si contendevano un calcio di punizione. Lo hanno deciso i dirigenti della squadra salentina. Il centrocampista albanese Ledian Memushaj e il difensore Giovanni Tomi, oltre a pagare quanto decideranno i colleghi, dovranno partecipare a ”iniziative a fini sociali” che la società deciderà per loro.

Attriti non nuovi per il Lecce e che, secondo fonti dello spogliatoio giallorosso, risalgono alla gestione Lerda, l’ex allenatore da poco sostituito da Antonio Toma, già alla guida del Casarano.

Il fattaccio si è verificato al termine dell’allenamento al Colaci di Calimera e ha visto protagonisti Tomi e Memushaj, quando si apprestavano a calciare alcuni calci di punizione. I due si sono prima rinfacciati reciprocamente errori, proprio ai calci di punizione, durante alcune precedenti partite ufficiali. Da qui la reazione di Tomi che non ci ha pensato su due volte scattando verso Memushaj con la ferma intenzione di colpirlo con una manata. Immediata la reazione degli altri calciatori e degli allenatori presenti che hanno evitato che la situazione degenerasse.

Questa la versione filtrata, ma che comunque stride con il gesto di domenica a Monza fra Pià e Chevanton in occasione del calcio di rigore che l’ex tornante del Napoli ha lasciato battere al centravanti uruguaiano. Proprio Chevanton lasciando il campo ha manifestato nei confronti di Memushaj il personale malcontento per il diverbio appena consumatosi.

«Anche domenica avete esagerato», avrebbe detto proprio Chevanton, uscendo dal campo di allenamento, alludendo ad antichi rancori e lasciando più o meno intendere che fra il centrocampista albanese e Tomi sarebbe auspicabile un immediato chiarimento.